La detenzione è un’esperienza estremamente dura e può avere conseguenze negative sulla salute mentale dei detenuti. L’allontanamento tra i partner ha conseguenze ancora più gravi: quando si è separati, il partner può soffrire di disagio emotivo, con risvolti che possono avere un impatto profondamente negativo sulla loro salute mentale, generando stati di depressione e stress cronico, nonché ansia.
La questione della concessione di una camera dell’amore ai detenuti italiani è stata più volte al centro del dibattito pubblico. La situazione attuale nel nostro paese limita gravemente le possibilità dei detenuti di trascorrere del tempo insieme ai loro cari: questo diritto è stato infatti negato da regole rigide e draconiane, che vietano la condivisione affettiva tra i partner.
L’istituzione di stanze dell’amore all’interno delle prigioni offre una prospettiva più umana a coloro che sono detenuti. Queste aree consentono alla popolazione carceraria di riconnettersi con il mondo esterno e hanno un grande impatto positivo anche sugli affetti familiari: in queste aree dedicate all’intimità, i partner possono trascorrere momenti preziosi insieme e rinsaldare il proprio legame di amore e fiducia.
Attraverso la condivisione di spazi dedicati all’amore e all’intimità, le persone detenute potrebbero avere la possibilità di riscattarsi e rafforzare i legami familiari che sono stati interrotti in seguito al loro processo penale. Trascorrere del tempo insieme non solo ridurrà il rischio di abbandonarsi ad atteggiamenti autodistruttivi o aggressivi verso gli altri detenuti ma può rivelarsi fondamentale nella gestione degli importantissimi aspetti psicologici della condizione carceraria.
Siamo dunque convinti che dare voce e valore a questa istanza diventerebbe un segno distintivo della nostra cultura attuale.
Inoltre, le Camere dell’amore sono un ottimo mezzo per consentire ai membri della coppia interrotta fisicamente ma unita emotivamente di guardarsi negli occhi e riacquistare il legame affettivo che li lega. Oltre a essere un diritto fondamentale, questo progetto rappresenterebbe quindi un modello positivo da usare come punto di riferimento nella giustizia penale italiana.
